Disabili e parcheggi a pagamento – Zone Blu

Circolazione e sosta disabili

Cosa succede quando una persona disabile in possesso dell’apposito contrassegno per il parcheggio riservato, si trova a dover parcheggiare la propria auto in un parcheggio non riservato perché il suo è già regolarmente occupato? In questo caso è obbligato a pagare il tiket? Vediamo cosa dice la legge:

Cosa dice il ministero:

Nel 2006 la Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato una nota in cui ha affrontato la tematica legata alla gratuità dei posteggi limitati dalla segnaletica blu dei parcheggi a pagamento per le persone invalide e in possesso dell’apposito contrassegno che attesta tale impedimento fisico.

Secondo la nota non è possibile richiedere alle persone che rientrano in questa categoria di pagare per posteggiare il proprio veicolo in uno stallo non riservato alle persone disabili. La ragione è che lo stallo non è appositamente studiato per rispondere alle esigenze del disabile, e, semmai, la mancanza dovrebbe essere attestata all’Ente che non si è occupato di creare più stalli per disabili.

La svolta:

Molti comuni hanno invece delegato altre società alla gestione dei parcheggi con contrassegno. Una di queste aziende, ritenendo non legittima la Nota del Ministero ha presentato ricordo presso il TAR del Lazio chiedendo l’annullamento, cosa che è stata fatta il 25 maggio 2006. Dopo quella sentenza ai disabili non è più concessa la gratuità incondizionata dei parcheggi e saranno costretti a pagare il parcheggio qualora il parcheggio riservato ai disabili sia già impegnato da un utente dotato di contrassegno. Sono state stabilite inoltre, secondo le indicazioni dell’articolo 11 del DPR 503/1996, l’indicazione esatta del numero di posti da riservare e le modalità da applicare ad ogni situazione. In generale deve essere destinato un parcheggio ogni cinquanta, ma è possibile applicare, ovviamente, un numero maggiore di posti.

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